Rimonta da incorniciare, gol subiti da dimenticare. Torino-Udinese è il film di un’intera stagione, tra alti e bassi. Ecco i Top & Flop della sfida di ieri

Una gara a due volti, come spesso capita, il Torino-Udinese di ieri. Al “Grande Torino” si sono affrontati piemontesi e friulani, entrambi con pochi grossi obiettivi ancora per questo campionato ma entrambi vogliosi di portare a casa la vittoria: la squadra di Mihajlovic per cercare il record di punti da quando la vittoria ne vale tre; quella di Delneri per arpionare il decimo posto, dopo un inizio di stagione davvero molto difficoltoso. Ecco i Top & Flop di Torino-Udinese: cosa è andato e cosa no nella sfida delle 12.30 al “Grande Torino”.

TOP

IL “FORTINO” È DI CASA: si era messa male, ma la gara è stata raddrizzata. E il “Grande Torino”, quest’anno, è stato finora violato solo e soltanto nel derby contro la Juventus. È proprio vero che il Toro di Mihajlovic ha la capacità in casa di non temere nessuno. Ieri, sotto di due reti, è arrivata una rimonta che sembrava impossibile: i granata avevano creato tanto, ma concretizzato nulla; l’Udinese, tutto il contrario. Alla fine, Moretti e Belotti hanno guidato il Torino verso un pareggio che sta fin stretto, ma che dimostra il cuore Toro. Solo in casa.

LA TENUTA DEL CAMPO: tanta pioggia su Torino, nella giornata di ieri. E il rischio di trovarsi a giocare su un terreno di gioco pesante e scivoloso. Invece, come già accaduto altre volte, il prato del “Grande Torino” ha drenato molto bene, non andando a inficiare in maniera sensibile sull’andamento della partita. Niente pozzanghere, niente clamorosi scivoloni: un terreno di gioco in buono stato può fare la differenza, soprattutto per squadre che fanno della velocità e non della fisicità la loro arma migliore.

LJAJIC DEL SECONDO TEMPO: punzecchiato nell’arco di tutta la stagione. Non deve essere facile sentirsi sempre gettare delle critiche addosso. Certamente, il numero 10 ci ha messo tanto del suo, ma quando vuole sa davvero illuminare il gioco della sua squadra. Ieri, nella ripresa, quando gli è stata cambiata la posizione in campo, Ljajic ha saputo fare la differenza, ed è anche grazie alle sue giocate che è arrivato il pareggio. È discontinuo, forse lo resterà sempre. Ma così ha molto da dare. E molto meno da far discutere.

FLOP

LJAJIC DEL PRIMO TEMPO: male, molto male. Relegato sulla fascia sinistra, l’attaccante serbo ha fatto di tutto per non farsi apprezzare. Bene ha però fatto Mihajlovic a non toglierlo dal campo, anche per non deprimerlo: ricevere sempre e solo il bastone, e mai la carota, alla lunga non paga. Certo è che nella prima frazione di gara è stato indisponente, oltre che nullo: giocare in 10 non aiuta nessuno. Men che meno se si parla di una squadra che, ormai l’anno prossimo, vuole ambire all’Europa League.

LA PROVA DI ROSSETTINI: come per Hart dopo Torino-Inter, sarebbe ora sbagliato gettare addosso la croce a un centrale che, arrivato a sorpresa e come sostituto di Maksimovic (altri numeri, è inutile negarlo: ma non lo si scopre certo ora), ha comunque dimostrato di essere un ottimo elemento per la retroguardia di Mihajlovic. Ma ieri, due suoi black-out hanno portato l’Udinese a segnare due reti. Sono errori che si pagano, e in Serie A si pagano molto cari. Ha tempo e modo per riscattarsi.


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deolone72
deolone72
8 anni fa

La differenza tra un buon difensore di serie a ed uno mediocre si valuta in base a molteplici fattori, ma una volta che si ha una buona prestanza atletica, un buon tempismo e una tecnica decente, per stare nella massima serie conta la concentrazione ed il senso tattico. Rossettini è… Leggi il resto »

Roberto (RDS 63)
8 anni fa

Ma vi rendete conto il missule terra aria che ha sparato Jantko sul gol?

tarzan_annoni
8 anni fa

Per tutta la redazione Rossettini viene massacrato al minimo errore. Ieri ha sbagliato il passaggio sul primo gol ma nessun altro ha coperto la fascia e Jo Hart sembra non abbia neanche provato la parata. Il secondo gol è scaturito da un palla sbagliata di Boyè. Nel resto della partita… Leggi il resto »

Jones
8 anni fa
Reply to  tarzan_annoni

concordo,si dimentica troppo in fretta tutto ciò che fa bene,marcare Zapata è difficilissimo specie negli spazi,l’avrei voluto al Toro quando se ne parlava

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